Il 3 novembre sono stati presentati al raduno internazionale di speleologia “Strisciando 2.0”, a Lettomanopello in Abruzzo, i risultati della decennale collaborazione tra la cattedra di Archeologia Preistorica dell’Università “Tor Vergata” di Roma e il gruppo speleologico Shaka Zulu Club di Subiaco. “Il complemento delle competenze degli speleologi e degli archeologi nelle ricerche eseguite nel Lazio all’interno della Valle dell’Aniene, sull’Appennino interno e lungo la costa, ha condotto a scoperte anche di rilevanza internazionale”. A partire dal 2002, durante le esplorazioni speleologiche del gruppo Shaka Zulu alla grotta Mora Cavorso di Jenne: “le ricerche congiunte portano alla scoperta di un deposito con più momenti di frequentazione della preistoria: un sepolcreto datato al Neolitico (circa 6.000 anni fa) caratterizzato dal rinvenimento di un totale di 28 individui; un luogo di culto datato all’Eneolitico (Età del Rame, circa 4.000 anni fa) al di fuori delle sale interne; una frequentazione del Paleolitico consistente in un lupo in connessione anatomica che è stato datato a 40.000 anni fa, il cui DNA è in studio presso l’Università di Trento. La grotta è ancora in esplorazione alla ricerca di nuovi ambienti, mentre gli scavi proseguono per recuperare ulteriore materiale di interesse archeologico. Da questa esperienza si è sviluppata una collaborazione continua tra i due gruppi, tuttora attiva, durante la quale sono state ispezionate 35 cavità nel territorio laziale”. Il gruppo speleologico Shaka Zulu Club di Subiaco, nato nel 1986, ha realizzato anche un video su Pozzo Doli, che si trova sul Monte Livata, a 1.380 metri di altitudine. “Ha due pozzi paralleli che rappresentano la principale estensione della grotta. Conducono rispettivamente ad una profondità di 120 metri l’uno e 160 metri l’altro. Caratteristici di questa grotta, oltre la varietà degli speleotemi come stalattiti, stalagmiti, colonne, vele e broccoletti, anche gli strati carbonatici e vulcanici ben distinti”.
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