“Inidonea” la sede del Serd di Tivoli, ubicata in Via Tiburtina, presso le Nuove Cartiere di Tivoli. Così il servizio “è stato trasferito (temporaneamente) nella sede vicino il Distretto di Guidonia, in Via dei Castagni. Ci scusiamo per il disagio”, scrive l’Asl Roma 5 alle 252 persone seguite dalla struttura dei Servizi per le Dipendenze patologiche. Per la cui collocazione definitiva l’azienda sanitaria ha avviato una nuova “Indagine di mercato ricerca immobile in locazione passiva”. L’Asl Roma 5 è già al secondo posto della classifica regionale delle aziende sanitarie che spendono di più per gli affitti: 2 milioni e 581 mila euro per 18 immobili. Tra i quali ci sono la direzione generale di Tivoli (452.937 l’anno), il Distretto di Colleferro di Via degli Esplosivi (797.971 più 226.584 per i locali di Corso Garibaldi), quello di Guidonia Montecelio (415.372 per i locali di Via Tiburtina e 128.455 per quelli di Via Tenuta del Cavaliere) e 337.159 per il poliambulatorio di Monterotondo (oltre ai 54.596 del Dipartimento di prevenzione). Ma tutte le 10 Asl del Lazio potrebbero essere ribattezzate in Aziende sanitarie “locatarie”. Ogni anno, infatti, spendono 15 milioni e mezzo di euro per gli affitti di centinaia di immobili privati, pari ad un costo di ben 42 mila e 323 euro al giorno. L’azienda più grande, l’Asl Roma 2, risulta anche quella con più canoni da pagare: 6 milioni e 147 mila euro l’anno per 44 immobili, dalla sede legale di Via Primo Carnera (830 mila euro) alla direzione generale di Via Filippo Meda (327 mila euro). E al terzo posto figura l’Asl Roma 1, che ha un costo di 2 milioni e 467 mila euro l’anno per 24 immobili.