Cerca
Close this search box.

Rems, giallo sui lavori per l’anti-sismica: si tratta di “miglioramento” o “adeguamento”?

Il 7 novembre scorso l’Asl Roma 5 ha approvato il “progetto esecutivo strutturale per il miglioramento sismico dell’ospedale di Subiaco”. Un elaborato dal parto travagliato: la prima stesura risale, infatti, al 31 maggio 2016 (“miglioramento antisismico” a cura dell’ingegner Silvio Fabrizi). Poi, l’8 settembre 2016, l’Asl deliberò una “rettifica del progetto esecutivo di adeguamento sismico”. Ma la conseguente “valutazione tecnica del progetto strutturale da parte dell’ingegner Silvio Fabrizi, non reputando conforme al quadro economico approvato” ha poi portato Fabrizi alla “rinuncia all’incarico affidato”. Quindi, il 18 ottobre scorso, l’Asl ha affidato all’ingegner Bruno Andrea “l’esecuzione del progetto esecutivo dell’adeguamento sismico”. E, appena 12 giorni dopo, il 30 ottobre “il progetto strutturale per il miglioramento sismico è stato presentato con Scia presso il Comune di Subiaco necessario per il raggiungimento del coefficiente di vulnerabilità sismica pari al 0,94”.

IL GIALLO – La delibera indica per 4 volte il “miglioramento antisismico” e, per altre 2 volte, cita invece l’“adeguamento sismico”. Ma si tratta di due tipologie di intervento nettamente diverse, come indicato dalla stessa legge. Perché, con l’“adeguamento sismico” ci si riferisce a particolari interventi atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle stesse norme tecniche. Si tratta, spesso, di interventi molto onerosi sia dal punto di vista tecnico che economico. Mentre l’indicazione di “miglioramento sismico” riguarda interventi atti ad aumentare il livello di sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalla norma. Sono, in estrema sintesi, realizzabili in maniera più semplice rispetto a quelli di adeguamento.

I RITARDI – L’Asl Roma 5 nell’aprile del 2016 annunciò in un comunicato stampa la “Indizione di una gara entro il mese di maggio per lavori per 1 milione di euro relativi all’area esterna”. Ma, due anni dopo quell’annuncio, i lavori non sono ancora terminati. In grande ritardo è anche il cantiere per la realizzazione del secondo modulo della Rems, che avrebbe dovuto aprire i battenti entro “Luglio 2017”. Così almeno indicava il nuovo “Programma operativo 2016-18” pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione.