Subiaco, dal primo libro a caratteri mobili alla prima Biblioteca monastica digitalizzata in Italia

Il progetto del Mibac avviato all’abbazia di Santa Scolastica è già in rete

Dal primo libro a caratteri mobili alla prima digitalizzazione ed alla catalogazione dei preziosi incunaboli custoditi nella Biblioteca di Santa Scolastica, a Subiaco. Questo il progetto, coordinato dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma (che ha pubblicato, fra il 1943 e il 1981, del monumentale Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d’Italia) in collaborazione con il Cerl (Consortium of European Research Libraries) ed il contributo della Fondazione Polonsky, che provvederà a rendere immortale non solo il patrimonio dell’antica biblioteca sublacense ma anche di altre 10 monumenti nazionali: l’Abbazia di Farfa, l’Abbazia di Montecassino, l’Abbazia di San Nilo a Grottaferratala, l’Abbazia di Santa Giustina, l’Abbazia di Praglia, la Certosa di Trisulti, l’Abbazia di Casamari, Badia di Cava dei Tirreni e l’Oratorio dei Gerolamini a Napoli. Ma l’opera di digitalizzazione è partito dagli incunaboli conservati proprio nella biblioteca di Santa Scolastica a Subiaco, scelta a buon diritto come prima tappa di questo viaggio, poiché presso questo monastero benedettino i chierici Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz, provenienti dalla Germania, stamparono fra il 1464 e il 1467 i primi incunaboli italiani, dando avvio nel nostro paese alla stagione dell’Ars artificialiter scribendi. L’intero prezioso patrimonio di incunaboli della biblioteca di Santa Scolastica è stato analizzato, catalogato e integralmente digitalizzato ed è ora disponibile a studiosi, ricercatori o semplici appassionati e curiosi, che potranno comodamente esaminare e sfogliare i preziosi volumi che lo compongono. Vi sono conservate, infatti, oltre a numerose edizioni di eccezionale rarità e splendidi esemplari riccamente miniati, anche l’Opera di Lattanzio stampata nel 1465 proprio a Subiaco dagli stessi Sweynheym e Pannartz, e due copie del loro De civitate Dei di Sant’Agostino del 1467, veri e propri monumenti della storia della stampa in Italia. Al progetto della Biblioteca nazionale centrale è dedicato un sito, appositamente costruito e costantemente aggiornato, per aggregare le notizie relative a tutti gli incunaboli e ai materiali bibliografici ad essi connessi, le riproduzioni digitali dei volumi e le descrizioni nei database bibliografici, per un approccio completo alle edizioni e agli esemplari.

 

Il link per collegarsi con il sito del progetto:

http://bm.bncrm.beniculturali.it/