All’ospedale di Subiaco è stata “aperta la seconda Sezione di Radiologia con l’installazione e il collaudo di nuova apparecchiatura radiologica con stratigrafo.Tale apparecchiatura consente l’effettuazione degli esami sia da supini che in stazione eretta, inoltre dotata di barella radiotrasparente che consente di evitare movimenti dannosi al paziente politraumatizzato”, annuncia l’Asl Roma 5. Ma, più che “aperta”, in realtà è stata solo riattivata la seconda sala, che era stata lasciata inattiva dall’azienda sanitaria da ben 5 anni. Un ripristino che, però, non sembra risolvere i problemi radiologici del nosocomio sublacense, com’è accaduto domenica 8 aprile, con l’ennesimo guasto alla strumentazione e i pazienti di nuovo costretti al pendolarismo in navetta verso l’ospedale di Tivoli. “Sono caduto in montagna e mi sono fratturato il gomito, ma all’ospedale di Subiaco l’apparato radiologico era fuori uso, quindi ho dovuto attendere l’ambulanza per essere portato all’ospedale di Tivoli- racconta Mario- L’attesa si è prolungata perché, nel frattempo, anche una bambina portata in Pronto Soccorso necessitava di una radiografia. Mentre l’ambulanza stava per partire è poi arrivato uno che è caduto a Monte Livata, ma per lui non c’era posto ed è stato invitato a farsi accompagnare con un proprio mezzo a Tivoli”. Pronto soccorso che attende ormai da ben un anno e mezzo l’avvio dei lavori di ristrutturazione annunciati nell’aprile 2016 da Asl e Comune di Subiaco (“Intervento sul Pronto Soccorso e Area dell’emergenza a partire dal 1 ottobre 2016 con la realizzazione di 2 posti di sala rossa per l’attività di rianimazione”). Un’attesa che arriva sino a 28 mesi, invece, per l’agognata elisuperficie, che avrebbe dovuto decollare, secondo gli “interventi specifici 2014-2015” indicati nel Decreto 412, “Entro il 31 dicembre 2015”. La Regione, nel novembre scorso, aveva assicurato: “al via le procedure”, dando la piazzola d’atterraggio come già attiva: “L’elisuperficie di Subiaco è un tassello strategico del potenziamento complessivo della rete dell’emergenza di tutta la Valle dell’Aniene ed è la numero 30 di quelle realizzate o rese operative in questi ultimi cinque anni in tutto il Lazio per l’implementazione del servizio di elisoccorso”.