E la Caritas della Diocesi tiburtina destina tutte le offerte per i sempre più bisognosi

La situazione socio-economica della Valle dell’Aniene è talmente critica che la Diocesi di Tivoli il 29 marzo scorso ha destinato al funzionamento delle opere-segno per l’aiuto ai poveri tutte le offerte raccolte nelle messe delle parrocchie, dei santuari e delle rettorie del comprensorio. Le offerte sono state consegnate al vicario foraneo che, tramite un laico individuato nelle rispettive zone, ha portato all’altare quanto donato dai fedeli durante la processione offertoriale della messa crismale nel santuario di Nostra Signora di Fatima. Anche perché sono ormai numerose le opere-segno gestite dalla diocesi di Tivoli: la prima, è il consultorio “FamiliarisConsortio”, che propone quotidianamente assistenza, ascolto e aiuto alle coppie e alle famiglie per tutto quello che riguarda la sanità, la vita e le problematiche familiari. Accoglie ogni anno oltre 500 situazioni di disagio familiare e giovanile. Un’altra opera è la mensa di san Lorenzo, con sede in piazza del Duomo, sotto il palazzo vescovile. Attualmente, alle 13 di ogni giorno vengono serviti a tavola circa 50 pasti. Nel mese di maggio del 2016, una mensa-dormitorio dedicata a san Lorenzo diacono è stata aperta a Villanova di Guidonia. Anche lì, tutte le sere della settimana, grazie a volontari delle parrocchie della zona, vengono serviti, in media, 40 pasti. Il dormitorio ha sede nei locali attigui e offre 12 posti letto, salone docce, servizi igienici e vestiario, attivo dal 1° novembre al 30 aprile, nel periodo più freddo dell’anno per i padri separati. Ultimo impegno della Caritas è la gestione della casa di accoglienza “Santa Chiara” a Tivoli, per donne in difficoltà, con minori o senza: offre 5 posti letto tutti i giorni dell’anno.

I NUMERI DEGLI AIUTI – Il tradizionale Rapporto annuale della Caritas tiburtina non è ancora pronto, ma l’anno precedente sono state accolte 4021 persone bisognose d’aiuto appartenenti a 25 nazionalità diverse (tra queste anche russi, cinesi, cubani, greci), con un cospicuo aumento di italiani, saliti del 21.3%. Attualmente la Caritas parrocchiale è presente in 18 parrocchie e le problematiche segnalate sono riconducibili alla sfera economica (disoccupazione, nessun reddito o reddito insufficiente, povertà assoluta), a quella abitativa (perdita della casa per insolvenza, sfratto per morosità, abitazione fatiscente. Ed è tornato di primaria importanza il cosiddetto “pacco alimentare”, poiché è sempre più ampio il numero delle famiglie che vi è costretto a ricorrere per sopravvivere. Nell’ultimo anno sono stati distribuiti 520 pacchi al mese.