Due gemelli di Tor Bella Monaca trasformano Ponte di Nona ne “La terra dell’abbastanza”

Due fratelli di Tor Bella Monaca portano al cinema Ponte di Nona, trasformata ne “La terra dell’abbastanza”. Damiano e Fabio D’Innocenzo, gemelli ventottenni alla loro opera prima, applauditi al festival del cinema di Berlino, arrivano ora nelle sale con questa storia di due ragazzi di periferia che si fanno tentare dai soldi facili che può offrire la malavita. Due giovani, Mirko (Matteo Olivetti) e Manolo (Andrea Carpenzano), forse nemmeno diciottenni anche se girano in auto, investono di notte senza accorgersi una persona e la lasciano morta per strada, impauriti. Il padre del secondo (Max Tortora) si ingegna per cancellare le loro responsabilità (non dovrebbe averli visti nessuno) ma quando scopre che l’investito era un «infame» che si nascondeva perché collaborava con la polizia, allora convince il figlio a vantarsi dell’incidente, come se lo avesse fatto di proposito, per ingraziarsi la banda che lo stava cercando. Per il genitore quell’incidente diventa un «colpo di culo», quello che può far entrare Manolo nella manovalanza del crimine e garantirgli così un po’ di soldi. Mirko lo intuisce dai regali che l’amico fa alla sua ragazza e impiega poco a farsi coinvolgere anche lui in un giro di affari illeciti ma redditizi.  Il film, che i due gemelli hanno scritto quando avevano 22 anni, impiegando i successivi sei per trovare chi glielo producesse (la Pepito Produzioni e Rai Cinema), è già passato con successo nel febbraio scorso alla Berlinale nella sezione “Panorama”, ed è uscito nelle sale il 7 giugno. “Con questo film volevamo raccontare com’è maledettamente facile assuefarsi al male”, dichiarano i due registi che hanno già collaborato allo script di “Dogman” di Matteo Garrone. “In un mondo in cui la sofferenza è sinonimo di debolezza, i nostri protagonisti si spingeranno oltre il limite della sopportazione: vedere fin dove si può fingere di non sentire nulla”. Il film, candidato a 4 nastri d’argento e interamente girato a Ponte di Nona (“una periferia magica con le casette colorate tra Pasolini, Tim Burton e Wes Anderson”) con la partecipazione di Luca Zingaretti è già stato venduto in molti Paesi, dalla Cina agli Stati Uniti, passando per la Francia.